Madelon Székely-Lulofs

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Madelon Székely-Lulofs (1899-1958)

Magdalena Hermina "Madelon" Székely-Lulofs, , conosciuta anche come Christine van Eyck[1] (Surabaya, 24 giugno 1899Santpoort, 22 maggio 1958), è stata una scrittrice e traduttrice olandese.

Il suo romanzo di maggiore successo fu Rubber, che fu tradotto anche in inglese, tedesco e svedese e riproposto anche in versione cinematografica.[1]

Il cognome Székely è quello del secondo marito, l'ungherese László Székely (1892-1946),[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Magdalena Hermina Lulofs nacque in una camera d'albergo di Surabaya, nelle Indie orientali olandesi (ora: Indonesia), il 24 giugno 1899.[1][2] prima di sei figli[1] di due olandesi, Claas Lulofs (1873-1922) e Sara Christine Dijckmeester (1876-1949)[1], che la battezzarono "Magdalena Hermina" in onore della nonna, Magdalena Hermina Adama van Scheltema[1].

Trascorse la propria infanzia e adolescenza tra Paesi Bassi e Indie orientali.[1]

Nel 1918, sposò Hein Doffegnies, con il quale ebbe due figlie.[1]

Negli anni venti, iniziò a scrivere poesie satiriche.[1] In seguito pubblicò, con lo pseudonimo Christine van Eyk, alcuni racconti nel settimanale Sumatra.[1]

Alla fine degli anni venti divorziò da Doffegnies[1], al quale vennero affidate le figlie[1], e si sposò in seconde nozze con un collega del marito, l'ungherese László Székely[1].

Nel 1930, andò a vivere con Székely a Budapest.[1] Ne seguì il successo letterario grazie al romanzo Rubber.[1]

Minor successo ottenne invece il suo successivo romanzo, Koelie (1932).[1]

Nel 1938, dopo l'annessione dell'Austria da parte della Germania, si trasferì assieme al marito nei Paesi Bassi.[1]

Morì a Santpoort il 22 maggio 1958, all'età di 58 anni.[1]

Opere (lista parziale)[modifica | modifica wikitesto]

  • Rubber (1931)[1]
  • Koelie (1931)[1]
  • Emigranten (1933)[2]
  • De andere wereld (1934)[2]
  • De hongertocht (1936)[2]
  • Het laatste bedrijf (1937)[2]
  • De kleine strijd (1941)[2]
  • Onze bedienden in Indië (1948)[2]
  • Tjoet Nja Din (1948)[2]
  • Weerzien in Boedapest (1950)[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u Lulofs, Magdalena Hermina (1899-1958) su Resources.Huygens
  2. ^ a b c d e f g h i Era M.H. Székely-Lulofs su DBNL.org

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Controllo di autoritàVIAF (EN39558750 · ISNI (EN0000 0000 8118 7487 · SBN PUVV168968 · LCCN (ENn83212880 · GND (DE107561239 · BNE (ESXX1349037 (data) · BNF (FRcb137710892 (data) · CONOR.SI (SL123743843 · WorldCat Identities (ENlccn-no2011101717